Strage di Nassiriya, il sindaco ricorda i caduti

TERAMO – Cerimonia sobria e bagnata dal maltempo quella della commemorazione dei caduti di Nassiriya avvenuta nei giardini “Marcozzi” di Piazza Garibaldi, nel decennale dell’eccidio l’attentato terroristico nel quale morirono 19 italiani, 13 dei quali appartenenti all’Arma dei Carabinieri. Alla manifestazione, che si è svolta dinanzi al monumento dedicato alle vittime inaugurato il 27 marzo del 2012 e realizzato dall’artista Fausto Cheng, hanno partecipato il sindaco Maurizio Brucchi, il prefetto Valter Crudo, il comandante provinciale dei Carabinieri, Giovanni Tosti, il presidente del Consiglio Comunale di Teramo, Angelo Puglia, il presidente del Bim, Franco Iachetti, autorità cittadine, rappresentanti delle associazioni dei Carabinieri e delle altre Forze Armate, cittadini. La cerimonia, consistita nella deposizione di una corona di alloro, è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri di cui è coordinatore il Maresciallo Pietro Piccioni. Il sindaco, al termine del suo saluto, riportato in calce, è tornato a ringraziare la Banca Tercas ed il Bim che hanno contribuito alla realizzazione del monumento. Questo il saluto del Sindaco Brucchi:

“Oggi ricorre il decennale dell’eccidio di Nassiriya, in cui perirono 28 persone, tra le quali 19 militari italiani partecipanti alla missione in Iraq ‘Operazione Antica Babilonia’. Il 12 novembre del 2003 alle ore 10:40 ora locale, le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti alla base italiana dei Carabinieri, provocando l’esplosione del deposito munizioni e la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili. Il Carabiniere Andrea Filippa, di guardia all’ingresso, riesce ad uccidere i due attentatori suicidi, impedendo al camion di esplodere all’interno della caserma ed evitando così una strage di più ampie proporzioni. Fortemente colpita fu l’Arma dei Carabinieri, che perse 12 appartenenti, 7 furono i militari periti appartenenti all’esercito italiano e due i civili tutti italiani; ad essi si aggiunsero 7 iracheni. La manifestazione di oggi ha un altissimo significato perché qui dinanzi al monumento che l’amministrazione comunale ha commissionato proprio per rendere omaggio e lasciare perenne ricordo di quell’eccidio, si ritrovano i rappresentanti dei Carabinieri e delle altre Forze Armate, cittadini per esprimere il sentimento di riconoscenza, e rendere viva la memoria di un evento che deve essere riflessione e monito. Perché Nassiriya ha tracciato un solco. Innumerevoli sono i messaggi che giungono da quell’episodio: la dedizione senza limiti al servizio, l’abnegazione fino all’estrema conseguenza, l’amore per la Patria come trasmissione di ideali e valori, il senso delle missioni di Pace che le nostre Forze Amate compiono in ogni parte del mondo, la gioventù come slancio passione e sacrificio, l’assurdità e la cecità dell’odio Voglio ringraziare tutti coloro che partecipano oggi. Grazie a tutti e, nel commosso ricordo dei 19 eroi di Nassiriya, che non appartengono al passato del nostro Paese ma sono ancora nel presente, torniamo a dire con accresciuta convinzione: “Viva l’Italia, Viva le Forze Armate, Viva la Pace”.